Non ne avevamo fatto mistero. Per tirare le fila del messaggio che la nuova collezione di Drusilla intende trasmettere, come detto, la parola chiave è cultura; pensateci, però: tra i termini polisemici, ne riuscite a trovare uno più ricco di accezioni? Quante cose è, in sintesi, la cultura? Non è affatto semplice; è forse il caso, quindi, di indagare il vero significato di questa parola.

Ci dice la Treccani: cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»].1-vgaz66rfa3aimasmlfmt0q

Ci elenca poi ben cinque macro-significati: in sintesi, la cultura può essere più semplicemente quel complesso di cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e le esperienze o, più nello specifico, l’insieme delle conoscenze relative a una particolare disciplina; ma, in termini universali, la cultura può appartenere ad un gruppo di persone e delinearne le conoscenze, competenze o credenze.

In etnologia, sociologia e antropologia culturale, invece, la cultura rappresenta l’insieme dei valori, simboli, concezioni, credenze e modelli di comportamento che caratterizzano il modo di vita di un gruppo sociale.

Ci piacerebbe quindi concludere dicendo: la cultura siamo noi; è ciò che ci appartiene e, nondimeno, ciò che vorremmo ci appartenesse. Quanto questo discorso trova spazio nel mondo della moda? Più di quanto si possa credere, in realtà, giacché la moda, per definizione, costruisce un immaginario che vorremmo far nostro, in cui ci piacerebbe vivere e che siamo disposti a pagare per esibire, diffondere, conoscere appieno.

In altre parole: acquistare un abito, un paio di scarpe o un cappotto, rappresenta non solo l’oggetto di un desiderio materiale, ma anche la conquista del suo significato in termini semiotici e sociali; vuol dire comunicare una scelta, una presa di posizione che facilmente si traduce in chiave politica. Dunque, scegliere un vestito anziché un altro ci permette di trasmettere quello che siamo e che vogliamo essere. In questo — e solo in questo — la moda ha motivo di esistere in una società avanzata come la nostra. Drusilla lo sa, e ne fa il principale carburante del suo modus operandi: azzerate tutti i preconcetti che avevate sulla frivolezza della moda, sugli abiti patinati che non pretendono altro che di essere belli; Drusilla vi chiede di scegliere da che parte stare, vi propone una soluzione estetica da miscelare ad una linea di pensiero che ci vede tutti figli di un mondo solo: sì padroni di una cultura propria, ma anche e soprattutto capaci di aprire gli occhi su quelle altrui. Le paillettes stanno bene addosso a qualcun altro.

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